I PRONOMI
La parola "pronome" deriva dal latino e significa che sta al posto del nome.
A volte sostituiscono intere frasi.
I pronomi personali soggetto sono i seguenti:
I pronomi personali complemento sono invece...
A volte sostituiscono intere frasi.
Immagine tratta dal volume di Donatella Carnevali, Claudio Cassinotti e Marcella Spadaro, Segni e parole, educazione alla lingua italiana, manuale, Fabbri editori, Milano 1989, p. 201.
PRONOMI PERSONALI
I pronomi personali soggetto sono i seguenti:
IO
TU
EGLI
ESSO
ELLA
ESSA
NOI
VOI
ESSI
ESSE
I pronomi personali complemento sono invece...
ME
TE
LUI, LEI, ESSO, ESSA, SE'
NOI
VOI
LORO (ESSI, ESSE), SE'
I pronomi personali complemento possono essere usati
- quando il pronome ha la funzione logica di complemento oggetto
- quando il pronome ha la funzione logica di complemento indiretto
I pronomi personali soggetto spesso non vengono espressi. es. (IO) ho caricato la lavastoviglie; tuttavia il loro utilizzo è indispensabile quando si vuole fare creare un effetto contrastivo con un altro soggetto: es. IO e marco frequentiamo la facoltà di lingue e letterature moderne: IO studio tedesco, lui francese.
Nei pronomi personali complemento di terza persona singolare e plurale troviamo sé (con l'accento per distinguerlo dal connettivo SE). Questo pronome si usa esclusivamente se si riferisce strettamente al soggetto della frase: es. Mario promise a sé stesso di mettercela tutta.
Nell'italiano d'uso o italiano neostandard i pronomi personali complemento LUI, LEI, LORO sono spesso usati con funzione di soggetto.
LE PARTICELLE PRONOMINALI
Sono chiamati anche pronomi personali complemento di forma debole o pronomi personali atoni:
- MI - mi piace, mi dona
- TI - ti voglio bene, ti fa male la testa?
- LO, LA, SI, GLI, LE, NE - lo voglio, la detesto! gli dico sempre le stesse, le auguro tutto il bene del mondo, non ne voglio sapere nulla
- CI - ci ha detto che siamo professionali
- VI - Vi ho già detto che la prossima settimana verrò trasferito?
- LI, LE, SI, LORO, NE - non li sopporto più! Le penso sempre, non ho detto loro quanto sono soddisfatto di questo lavoro.
in genere precedono il verbo (posizione proclitica): es. mi piace, mi dona
possono seguire il verbo (posizione enclitica) e fondersi con la stessa: credimi! Preferisco ritirarlo in un altro momento.
quando seguono le forme verbali monosillabile alla seconda persona singolare dell'imperativo presente, raddoppiano la consonante iniziale: fallo subito! Dimmi cosa ne pensi! Fatti gli affari tuoi! Stanne fuori!
Quando i pronomi atoni con vocale I precedono un altro pronome personale, il loro nucleo vocalico subisce un abbassamento anetimologico sull'asse palatale:
MI - ME: sì, sono cinico e me ne vanto!
TI - TE: te l'ho detto almeno dieci volte: i negozi chiudono alle venti
CI - CE: domani andiamo a cena fuori, non ce lo concediamo spesso
VI - VE: Rossi è un bravo dentista, ve lo raccomando
GLI - GLIE: Ti prego, è un segreto: non glielo devi riferire!
SI - SE: Ma quando se ne va?
Per quanto riguarda i pronomi personali di terza persona, si usa la forma tonica per conferire maggior rilievo alla persona indicata:
- GLI - in riferimento ad una persona di sesso maschile
- LE - in riferimento ad una persona di sesso femminile
- LORO - in riferimento a più di una persona
Nell'italiano d'uso, GLI tende spesso a sostituire LE e LORO.
NE sostituisce le espressione DI LUI, DI LEI, DI ESSO, DI ESSA, DI LORO, DI ESSI, DI ESSE; è importante non scriverlo mai con l'accento che serve a discriminare la congiunzione negativa né. Può essere utilizzato anche in forma enclitica: es. prendetene e mangiatene tutti.
Personalmente ritengo sia da considerare un errore utilizzare il pronome tonico davanti a quello atono: es. a me mi piace...
Attenzione a non confondere il pronome personale riflessivo con il SI passivante, che viene usato in costruttidi valore passivo, coniugati di solito alla terza persona singolare e plurale: es. giovedì si va a fare ginnastica in palestra. (nei tempi composti l'ausiliare è sempre essere). Per distinguere meglio il si passivante, occorre notare se all'interno della frase il complemento oggetto è chiaramente espresso:
es a Centocelle si mangia la vera carbonara; Francesco si allena tre volte a settimana.
schema riassuntivo tratto da: Donatella Carnevali, Claudio Cassinotti e Marcella Spadaro, Segni e parole, educazione alla lingua italiana, manuale, Fabbri editori, Milano 1989, p. 201.
TANTI TIPI DI PRONOMI
Gli altri tipi di pronomi si suddividono nelle stesse categorie degli aggettivi
PRONOMI POSSESSIVI
MIO, TUO, SUO
MIA, TUA, SUA
NOSTRO, NOSTRA, NOSTRI, NOSTRE
VOSTRO, VOSTRA, VOSTRI, VOSTRE
LORO
ALTRUI
PROPRIO, PROPRIA, PROPRI, PROPRIE
PRONOMI DIMOSTRATIVI
QUESTO, QUESTA, QUESTI, QUESTE
QUELLO, QUELLA, QUEGLI, QUELLE
CODESTO, CODESTA, CODESTI, CODESTE
CIO'
COSTUI, COSTEI, COSTORO
COLUI, COLEI, COLORO
QUESTI
QUEGLI
(IL) TALE
Ciò, costui, costei, costoro, colui, colei, coloro, questi e quegli sono solo pronomi e non possono essere aggettivi.
Ciò è invariabile e può essere sostituito dalle particelle LO, NE, CI, VI: dico ciò per il tuo bene: devi studiare con costanza/ lo dico per il tuo bene. devi studiare con costanza.
Costui, costei, costoro sono usati per indicare delle persone e spesso con una connotazione dispregiativa.
Questi e quegli sono scarsamente utilizzati nella lingua di tutti i giorni e sono caratteristici di un linguaggio aulico, letterario o poetico: es. Questi parea che contra me venisse (Dante, Commedia, Inferno, canto I, v. 46).
Tale, tali si comporta da pronome dimostrativo se preceduto da un articolo determinativo o da un aggettivo dimostrativo: il tale del negozio mi ha fermato per strada, quel tale non ha alcun grillo per la testa.
PRONOMI IDENTIFICATIVI
Possono avere la funzione di pronomi e aggettivi:
STESSO, STESSA, STESSI, STESSE
MEDESIMO, MEDESIMA, MEDESIMI, MEDESIME
PRONOMI INDEFINITI
CIASCUNO, CIASCUNA
NESSUNO, NESSUNA
ALCUNO, ALCUNA, ALCUNI, ALCUNE
CERTO, CERTA, CERTI, CERTE
TALE, TALI
POCO, POCA, POCHI, POCHE
ALQUANTO, ALQUANTA, ALQUANTI, ALQUANTE
PARECCHIO, PARECCHIA, PARECCHI, PARECCHIE
MOLTO, MOLTA, MOLTI, MOLTE
TANTO, TANTE, TANTI, TANTE
TROPPO, TROPPA, TROPPI, TROPPE
TUTTO, TUTTA, TUTTI, TUTTE
ALTRO, ALTRA, ALTRI, ALTRE
TALUNO, TALUNA, TALUNI, TALUNE
QUANTO, QUANTA, QUANTI, QUANTE
QUALCUNO, QUALCUNA
QUALCOSA
CERTUNI, CERTUNE
OGNUNO, OGNUNA
CHIUNQUE
NIENTE
ALTRI
NULLA
ALCUNCHE'
UNO
Chiunque, niente, altri, nulla, alcunché, uno si comportano solo da pronomi
Niente, nulla, alcunché, qualcosa sono pronomi invariabili maschili riferiti ad esseri inanimati
Chiunque, qualcuno, altri sono riferibili a persone
Tale è indefinito quando è accompagnato da articolo indeterminativo: es. un tale mi ha chiesto un'informazione.
Uno viene utilizzato come pronome indefinito con il significato di un tale. Possiede il plurale e viene utlizzato in correlazione con il pronome altri: es. I soldati degli Ateniesi e dei Persiani si affrontarono sulla piana di Maratona: gli uni dimostrarono il loro valore e la loro audacia, gli altri subirono una umiliante sconfitta.
PRONOMI INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI
CHE
QUALE
QUANTO
CHI
CHI è solo pronome, viene utilizzato sia in interrogative dirette che indirette: es. Chi ha spento la luce? Ditemi chi si offre volontario!
PRONOMI RELATIVI
IL QUALE, LA QUALE, I QUALI, LE QUALI
CHE
CUI
Servono a mettere in relazione tra loro due frasi, che possono unirsi e trasformarsi in un unico periodo: es.
- Ho trovato un gatto
- Il gatto è stato abbandonato per strada
- Ho trovato un gatto che è stato abbandonato per strada
Che, come qualsiasi pronome, sostituisce il nome ed è invariabile.
Con il che possiamo legare due frasi insieme e ottenere un unico periodo.
Al che corrispondono il quale, la quale, i quali, le quali che sono con esso interscambiabili, soprattutto quando il pronome relativo all'interno della seconda frase ha la funzione sintattica di soggetto (la persona, l'animale o la cosa che compie l'azione).
Che può avere sia la funzione di soggetto e di complemento oggetto.
Cui si usa come complemento indiretto ed è di solito legato al verbo da preposizioni.
I PRONOMI RELATIVI MISTI
Immagine tratta dal volume di Donatella Carnevali, Claudio Cassinotti e Marcella Spadaro, Segni e parole, educazione alla lingua italiana, manuale, Fabbri editori, Milano 1989, p. 213.
CHI
QUANTO
CHIUNQUE
Costituiscono una mescolanza di pronome relativo e di altri pronomi.
Chi e chiunque sono pronomi relativi misti solo quando hanno la funzione logica di legare due frasi.
attenzione al che! Non sempre ha la funzione di pronome relativo: es. questo è il vestito che ho tanto cercato (pronome relativo)/ che c'è per cena (pronome interrogativo)/ che bella ragazza (aggettivo esclamativo)/ voglio che mi lasci solo (connettivo).
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